In questo luogo, alcuni anni fa, c’era un prato.

Davanti a questo prato passava una bambina col Suo zaino per recarsi a scuola.

Il 7 gennaio 2006 quella bambina ci ha lasciato…aveva solo 14 anni.

Poco tempo dopo su quel prato ha cominciato a sorgere un piccolo giardino.
Noi, insieme a tanti meravigliosi amici, abbiamo cominciato a realizzare vialetti, formare collinette di terra, piantare alberi e cespugli, sistemare pietre... voleva essere un regalo per Lei e anche un modo per ringraziare le tantissime persone che si erano dimostrate sinceramente vicine al nostro dolore.
Un’oasi di pace e tranquillità, dove rilassarsi e concentrarsi su argomenti e sentimenti che tendiamo a mettere da parte, presi come siamo ad occuparci dei problemi quotidiani.
I fiori, gli alberi, l’acqua, i sassi, la musica, i profumi, non sono stati messi a caso: volevamo far rivivere alcuni momenti che avevamo vissuto insieme a Lei, una specie di sintesi di un’esperienza di vita troppo breve, ma di un’intensità unica, quella intensità che si crea nelle case in cui si affaccia una malattia.
E mano a mano che il giardino prendeva forma, cresceva anche la consapevolezza che non era giusto dedicare quel luogo ad una sola persona: la stessa bambina, così mite e riservata, non avrebbe voluto.
Fu così che decidemmo di chiamarlo “ IL GIARDINO DEGLI ANGELI”, un piccolo omaggio a tutti i Figli e ai loro genitori, accomunati da un doloroso destino.
Solo a lavori ultimati abbiamo capito il vero significato del giardino e ci siamo resi conto chi fosse il vero “progettista” di quel luogo:

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i vialetti a forma di cuore rappresentano il cammino della vita trascorsa insieme a Lei....un cammino fatto d’amore; nella campagna c’è l’amore per gli animali, per la natura e per le cose semplici, ma anche la mitezza del carattere, la dolcezza e la timidezza;

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nella campagna c’è l’amore per gli animali, per la natura e per le cose semplici, ma anche la mitezza del carattere, la dolcezza e la timidezza;

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nel giardino segreto c’è la voglia di vivere, di giocare, ma soprattutto il valore dell’Amicizia, così importante per Lei che ha profondamente amato tutte le amiche che l’hanno accompagnata nelle diverse fasi della Sua breve vita;

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la montagna rappresenta la tenacia, la sofferenza per raggiungere un traguardo, la forza di volontà necessaria a superare momenti difficili come un ricovero o a sopportare le tante, troppe rinunce legate alla malattia;

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e poi c’è il bosco con la sua tranquillità e la sua pace….quella pace che ora La circonda...

La bambina, guidandoci, ci ha dimostrato che Lei c’è e che un giorno ci potremo riabbracciare, riscoprendo il vero significato della parola “felicità”.
Forse tutto questo può sembrare una favola, ma è la pura e semplice verità.
Ecco…” il Giardino degli Angeli” è stato voluto e progettato da questa bambina, per mandare a tutti un messaggio d’amore e di speranza!

La bambina si chiamava Sara….ha preso in prestito il sorriso degli angeli per donarlo a tutti quelli che l’hanno amata!

Antonella e Valerio

Sara// Silenti … i Sibili del vento/ lambiscono intrecci di rami anneriti/ tra voli palpitanti di farfalle// Attraverso i viali del Giardino Incantato/ avvolta da sensazioni indicibili/ In un tripudio di colori vocianti// Rapita dalle magiche Armonie dei sogni proibiti,/ rivivo incantevoli istanti di un insperato prodigio// Anelanti fragranze di effluvi odorosi/ S’abbarbicano a brandelli di cielo al tramonto/ Mentre nell’aria si stemperano i colori della Vita// … fruscii di parole non dette/ … sussulti di armonie arcane/ … aliti di sogni rapiti/ Per rinascere ancora …
-- Franca Tosi