Acero di Freeman, nome commerciale AUTUMN BLAZE

Nome latino: 
Acer × freemanii
Famiglia: 
Aceraceae
Si tratta di una varietà di Acer freemanii, chiamata Acer x freemanii “Jeffersred”, più conosciuta con il nome commerciale “Autumn Blaze”, che a sua volta è un ibrido tra Acer rubrum e Acer saccharinum. Questo incrocio è stato ottenuto nel lontano 1933 da Olivier Freemann.
Acer x fremanii ‘Autumn Blaze’ ha un portamento espanso e si adatta a qualsiasi tipo di terreno e possiede una resistenza media al clima rigido e all’inquinamento atmosferico. Cresce fino a 12-13  metri per 8/10 di larghezza.
Italiano
Coltivazione: 
Ama le posizioni soleggiate, e se messo a dimora in zone ombreggiate sviluppa in maniera meno armonica, risultando anche più soggetto ad attacchi fungini.
In generale, comunque, è una pianta piuttosto rustica e abbastanza resistente alle malattie. 
Grazie alle radici che si sviluppano piuttosto in profondità, riesce a procurarsi tutti gli elementi nutritivi indispensabili per una corretta sopravvivenza. 
Potatura: Gli aceri tendono a produrre una bella chioma equilibrata, quindi, come per tutte le latifoglie ornamentali messe a dimora alle giuste distanze, in genere non necessitano di potature di alcun tipo, tranne una rimonda dei rami secchi che sono sempre un peso morto e possibili vettori di malattie.
 
 
Malattie Parassiti Avversità: 
Se l’albero presenta foglie giallo-verdi in estate, può essere a causa di carenza di ferro (Clorosi), che può essere rimediata apportando al terreno del ferro chelato.
Pur essendo una pianta robusta può essere oggetto di attacchi di funghi e insetti ed è bene controllarne l’andamento.
Ad esempio un attacco di antracnosi (un fungo che entra nella pianta attraverso le ferite naturali della caduta delle foglie o ferite causate da agenti atmosferici),  provoca macchie  bruno-rossastre sulle foglie
Nei casi più gravi e violenti si manifestano episodi di defogliazione.
Come lotta a questa malattia  la cosa migliore è trattare l’albero con un prodotto fungicida a base di rame o zolfo; bruciare quindi i residui vegetali (rami, foglie, semi ecc…).
Affidarsi sempre a rivendite autorizzate dove vi potranno consigliare al meglio sull’uso dei fitofarmaci per uso non professionale ai quali affidarsi per chi non è in possesso del patentino.
 
Uso in cucina: 
Le parti di questa pianta generalmente non vengono utilizzate direttamente nell'alimentazione umana. Anche se non si può definire una pianta da fiore, i suoi fiori ( piccoli e insignificanti da un punto di vista estetico),  permettono alle api di produrre un eccellente miele.
 
Proprietà terapeutiche: 
 
 
Curiosità: 
Come detto, Olivier Freemann ottenne questo incrocio nel 1933, ma si dovette aspettare quasi 40 anni perché venisse riconosciuto. Ultimamente, invece, c’è stata una corsa alla ricerca di nuove cultivar di questo ibrido e negli Stati Uniti sono stati richiesti, recentemente, almeno quindici brevetti di nuove cultivar di Acer x freemanii.
L’ Acer saccharinum, uno dei genitori, è molto diffuso nelle foreste del nord America effigiato nella bandiera canadese la cui foglia rossa campeggia al centro, su una banda bianca. E’ conosciuto come l’acero dello zucchero dalla cui linfa condensata si ricava una melassa dolce: lo sciroppo d’acero.  L’altro genitore, l’ Acer rubrum,  è un albero ugualmente molto diffuso in America del nord ed è una pianta dal portamento compatto, contenuto, molto bella soprattutto per i suoi splendidi colori autunnali che vanno dal rosso, all’arancio, al giallo con un’infinità di tonalità. E’ quindi una pianta molto ornamentale adattissima per giardini; il difetto è che vive ed esprime al meglio i suoi colori solo in terreni freschi, alluvionali ma acidi. Non tollera il calcare e quando l’acidità supera pH 6 non si colora più e a pH 7 rischia di morire.
 
Zone del Giardino in cui si trova: 

Glicine

Nome latino: 
Wisteria Sinensis
Famiglia: 
Fabaceae (o Leguminose)
Pianta originaria della Cina, è un arbusto rampicante, rustico e vigoroso, a foglie decidue con apparato radicale robusto che si espande facilmente. I rami volubili si sviluppano attorno a qualsiasi supporto sia in senso orario (come W. floribunda) sia in senso antiorario (W. Sinensis)  e possono raggiungere i 10–20 m di altezza a seconda del sostegno. Le foglie sono composte da 7-13 foglioline ovali-lanceolate con l'apice acuminato.
Italiano
Coltivazione: 
Predilige il terreno argilloso, ma il glicine si adatta a vivere bene in qualunque tipo di terreno, con l’eccezione però di quelli contenenti grandi quantità di calcio; l'importante è che questo sia ben drenato e ricco di sostanza organica, ama posizioni soleggiate.
Per la sua grande rusticità ed è in grado di vivere in maniera ottimale anche in zone inquinate, anche quando viene trascurato o la posizione nella quale si trova non è delle più idilliache anche se in questo caso ne risente un po' la fioritura.
La collocazione del glicine deve tenere conto invece del fatto che la tenacia ed il vigore del tronco con i quali si sviluppa possono provocare danni alle strutture. 
Sopporta bene il freddo e tollera agevolmente temperature anche al di sotto dei -15°C.
 
POTATURA
La potatura del glicine, è di fondamentale importanza per determinare il numero di fiori che si avranno sulle nostre piante. Nei mesi estivi tagliare i rami dell'anno ad una lunghezza di 5-6 gemme, poi alla ripresa vegetativa si farà una potatura a sperone lasciando solo 2-3 gemme.
 
CONCIMAZIONE:
Non richiede particolare apporto di azoto, ma è invece utile somministrare solfato di potassio, specialmente all’inizio della primavera e nell’estate (per le varietà rifiorenti) e se notiamo clorosi fogliare è necessario somministrare solfato di ferro nel terreno.
 

 

Malattie Parassiti Avversità: 

Possono essere colpiti da afidi, ragnetto rosso o clorosi.

Proprietà terapeutiche: 
(Le informazioni  riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono consigli medici)
 
Curiosità: 
Nel linguaggio dei fiori simboleggia l’amicizia e la disponibilità. Il significato di amicizia sincera e riconoscenza probabilmente deriva dall’usanza degli Imperatori giapponesi, che durante i loro lunghi viaggi di rappresentanza in terre straniere, portavano con sé dei piccoli bonsai di glicine da regalare in segno di amicizia e benevolenza, agli abitanti delle terre straniere.
Una leggenda italiana di tradizione piemontese ne narra così l’origine: una giovane pastorella di nome Glicine, piangeva e si disperava per via del suo aspetto, che la faceva sentire brutta ed inferiore rispetto ad altre giovani del suo paesino. Un giorno al massimo della sua disperazione iniziò a piangere, da sola in mezzo ad un prato, quando ad un certo punto le sue lacrime diedero vita ad una meravigliosa pianta dalla fioritura stupenda e dall’inebriante profumo, il glicine. Circondata da magnifico profumo la ragazza si sentì orgogliosa e fiera di se stessa, per esser riuscita a creare quella pianta meravigliosa.
 
Zone del Giardino in cui si trova: 

Viburno spp

Nome latino: 
Viburnum spp
Famiglia: 
Caprifoliaceae

Si tratta di arbusti con fogliame deciduo o sempreverde.

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Coltivazione: 

I viburni si coltivano in terreno fresco, ben drenato, fertile, al sole o in posizioni parzialmente ombreggiate; non sono adatti i terreni eccessivamenti sciolti o asciutti: queste piante amano un terreno fresco ed umido quindi è bene fornire una buona quantità d'acqua frequentemente, mantenendo il terreno umido.
I viburni non necessitano di una potatura regolare; si interviene solo per eliminare le parti danneggiate e per sfoltire la chioma.
Le specie sempreverdi vanno messe a dimora in primavera o in autunno, mentre per le decidue si procede quando non hanno le foglie (per lo più verso marzo)
I viburni a fioritura precoce devono essere piantate in posizioni riparate e non esposte al sole del mattino, che, dopo una gelata può danneggiare i germogli giovani e i fiori.
Si concimano utilizzando del concime organico ben maturo, da interrare ai piedi della pianta verso la fine dell'inverno e la fine dell'estate; in sostituzione si possono  utilizzare concimi granulari a lenta cessione.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

Verso la fine dell'inverno, in presenza di gemme ancora chiuse, possiamo praticare un trattamento a base di rame e zolfo, per evitare il manifestarsi di malattie fungine; nell'arco dell'anno poi si pratichino interventi mirati solo in caso di presenza di  parassiti sulle piante, ma in genere non vengono attaccati da parassiti .

Proprietà terapeutiche: 

V. opulus
La polvere e l'infuso di corteccia raccolta e seccata in autunno, vanta proprietà calmanti del sistema nervoso, contro le contrazioni uterine, e purgative.
L'infuso di fiori freschi ha un'azione purgativa.
L'infuso di fiori secchi ha un'azione sudorifera .
 

Curiosità: 

La famosa canzone russa "Kalinka" è dedicata al fiore del viburno
« O viburno rosso di casa mia, dove in giardino fioriscono i lamponi. Bacche di bosco, lasciatemi dormire... »  (Kalinka)
 

Zone del Giardino in cui si trova: 

Pagine

Grazie a tutti quelli che hanno lavorato a questo giardino, e soprattutto a Valerio e Antonella, che hanno permesso di portare qua in mezzo a noi un pezzetto di quel bel paradiso da cui oggi Sara ci sorride. Grazie!
-- Anonimo