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Nome latino: 
Aubrieta Deltoidea
Famiglia: 
Cruciferae
Caratteristiche generali: 

L'Aubrieta è una pianta perenne, erbacea, sempreverde.
La fioritura in Italia avviene da aprile a maggio; la sua altezza nel pieno periodo vegetativo arriva a cm. 10-15.
Il portamento della pianta è strisciante o ricadente, le foglie sono solitamente opposte, la fioritura è copiosissima e i fiori, a grappoli poco compatti, sono violetti, azzurri, rossi o bianchi.
Ne esistono una dozzina di specie, con una vasta area di diffusione che comprende le zone montane del Bacino Mediterraneo, l'Italia e la Persia.
La riproduzione avviene mediante semina, talea e propaggine. La semina si effettua da febbraio a luglio in terrine o lettorino caldo, a radicazione avvenuta si ripicchetta e in un secondo tempo – sempre con temperatura mite – avviene la messa a dimora della pianta.
 

Coltivazione: 

l'Aubretia cresce in esposizione soleggiata o a mezz'ombra e non ha particolari esigenze in fatto di terreno, ma predilige un substrato caratterizzato da ottimo drenaggio e nutriente.
Si tratta di una pianta adatta per il giardino roccioso e per comporre bordure.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

L' A. non è soggetta a particolari malattie. Si consiglia verso la fine dell'inverno, un trattamento preventivo con  un insetticida ad ampio spettro e con un fungicida a base di zolfo e rame, in modo da prevenire a primavera l'attacco da parte di afidi e malattie fungine.

Inoltre se posta in piena terra, può essere preda delle lumache che sono in grado di divorare una piantina in breve tempo. La permeabilità del terreno è elemento fondamentale, in quanto l'Aubrieta è soggetta a marciume radicale.
 

Curiosità: 

Questa pianta ha preso il nome da Claude Aubriet, naturalista francese conosciuto per le sue illustrazioni su piante ed animali.
Dall'incrocio dell'Aubretia Deltoidea con l'A. Columnae (originaria dell'Italia meridionale) sono state ottenute diverse varietà di ibridi, anche con fiori giganti e semidoppi.
 

Zone del Giardino in cui si trova: 
Quando ho scritto questo messaggio non potevo immaginare che a distanza di meno di un anno anch'io avrei avuto un angelo in cielo, mio figlio di 30 anni. Poco prima della sua improvvisa scomparsa lo avevo portato, insieme alle sue bambine, a vedere "il giardino" ed ho ancora negli occhi la sua commozione. Ora ho un motivo in più per essere legato a questo meraviglioso posto. Grazie!
-- Andrea