Nome latino:
Santolina Chamaecyparissus
Famiglia:
Asteraceae - Compositae
Caratteristiche generali:
La Santolina è piccolo arbusto sempreverde originario dell’Europa mediterranea; può raggiungere i 30-60 cm di altezza, espandendosi per 80-90 cm in larghezza.
Ha portamento eretto o semi-prostrato, e costituisce densi arbusti tondeggianti, costituiti da sottili fusti legnosi ricoperti da foglie piccole e finemente divise, strettamente ravvicinate, lanuginose al tatto e dal profumo molto intenso di color grigio-argento su rami coperti da feltro bianco.
Alla fine di giugno inoltre presenta un’abbondante fioritura gialla, molto particolare per i tanti capolini privi di petali, quasi dei bottoni sulfurei portati su singoli steli
Ideale come pianta da bordura, per il fogliame molto decorativo, viene utilizzata anche nelle aiuole di piante aromatiche, anche se le foglie profumate non sono comunemente presenti nelle ricette della nostra penisola.
Si può anche utilizzare per formare siepi basse, tanto che era utilizzata anche per creare i parterre nei giardini all'italiana e nel giardino arabo.
Moltiplicazione: alla fine dell’inverno è possibile seminare le santoline, in semenzaio mantenuto in luogo temperato, altrimenti è possibile seminarle all’aperto in aprile-maggio. In estate inoltrata è possibile praticare talee, da far radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali.
La talea dei germogli apicali lunghi 5-8cm., viene prelevata da luglio a settembre. Si rinvasano le talee radicate nell'aprile successivo in vasetti da 8cm. circa. Si mettono a dimora a settembre.
Coltivazione:
Le santoline necessitano di essere poste a dimora in luoghi molto luminosi e soleggiati. Preferiscono terreni sciolti, ben drenati, sabbiosi e possibilmente calcarei; di solito comunque si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, visto che hanno pochissime esigenze: vivono bene anche nei suoli argillosi e in quelli aridi e magri, tanto che se si mettono a dimora in un substrato ricco, rallenta la sua crescita.
Nei mesi estivi possono essere necessarie sporadiche annaffiature, ogni 10-15 giorni, per il resto dell’anno in genere si accontentano delle piogge.
E' molto rustica: sopporta le alte temperature allo stesso modo in cui sopporta le basse, anche se alle latitudini in cui la temperatura scende sotto ai -15°C è consigliabile proteggerla pacciamando il piede e il cespo con uno strato abbondante di paglia. L'unico fastidio che si potrebbe manifestare nelle zone in cui nevica abbondantemente è che, essendo una suffruticosa, i rami possono spezzarsi sotto il peso della coltre di neve. Sopporta bene anche la salsedine e le sue radici sono utilissime come contenimento alle scarpate.
Se il gelo dovesse bruciacchiare qualche ramo, basterà attendere la primavera per veder spuntare dal colletto qualche nuovo germoglio.
Potatura: essendo una perenne suffruticosa, con l'accrescimento tende ad aprirsi mettendo in evidenza i rami basali parzialmente lignificati e a perdere compattezza. E' consigliabile, dopo la fioritura, potare il cespuglio per stimolare la produzione di getti basali e conferirle nuovamente rotondità e pienezza.
Malattie Parassiti Avversità:
In generale le piante di santolina non vengono attaccate da parassiti o da malattie, anche se è possibile che gli afidi attacchino le infiorescenze.
Proprietà terapeutiche:
La santolina possiede proprietà digestive, antispasmodiche, tonico-stimolanti, antisettiche (infuso o decotto). Per uso esterno come antipruriginoso in caso di punture di insetti.
Curiosità:
Anticamente veniva utilizzata per profumare gli armadi e tenere lontane le tarme, e come repellente per gli insetti. Le sue foglie e i suoi rametti, una volta essiccati, si possono conservare per molti mesi in un contenitore di vetro.
Zone del Giardino in cui si trova: