Nome latino:
Lagestroemia Indica
Famiglia:
Lythraceae
Caratteristiche generali:
Arbusto o piccolo albero a foglia caduca, originario dell'Asia; può raggiungere i 7-10 metri di altezza.
Presenta il tronco chiaro e la corteccia liscia con gradevoli sfumature anche rosate generalmente tende a sfogliarsi con l'età, la chioma è tondeggiante, allargata, non molto densa; le foglie sono semplici ed opposte.
In estate all'apice dei rami produce dei fiori riuniti in vistose pannocchie, di colore rosa, rossi o bianchi, secondo la varietà.
E’ una pianta molto decorativa per la sua prolungata fioritura, che comincia a luglio e termina ad ottobre il fogliame che passa da un verde scuro lucido in estate a tonalità prima giallo, poi arancio e infine rosso fuoco in autunno.
Durante l'inverno la pianta si spoglia completamente ed è una tra le ultime piante a germogliare in primavera.
Ha un apparato radicale esile che non danneggia mai manufatti o il manto stradale.
E’ molto diffuso allevato sia ad alberello che in forma arbustiva da utilizzare in bordure,
Questa pianta è facilmente coltivabile anche in città, grazie alla sua particolare resistenza alle malattie ed all'inquinamento atmosferico.
La moltiplicazione può avvenire per seme o per talea.
I piccoli semi si raccolgono a fine estate, entro capsule legnose, che si dividono in sei parti con una leggera pressione; si seminano già in autunno o durante la primavera successiva, alcune settimane di freddo possono favorire la germinazione.
Le talee si prelevano in estate, in luglio-agosto, facendo attenzione a mantenere il terreno umido; le giovani piantine si pongono a dimora dopo almeno 2-3 anni di coltivazione in vaso.
Coltivazione:
E’ una pianta di facile coltivazione.
Preferisce terreni ben drenati e ricchi di humus, possibilmente argillosi o calcarei, ma può svilupparsi senza problemi in qualsiasi terreno, in questo caso è molto importante evitare i ristagni idrici.
Porre a dimora in luogo soleggiato; la pianta deve essere posizionata in pieno sole non solo perché in ombra avrebbe una fioritura più scarsa, ma sopratutto perché la Lagerstroemia è molto sensibile al mal bianco.
Se si pone a dimora un albero con il fusto molto sottile, può essere utile assicurarlo ad un solido tutore, che lo mantenga eretto, e proteggerlo dai danni causati dal forte vento.
Questo albero non teme il freddo e sopporta senza alcun problema il caldo estivo, gli esemplari giovani possono necessitare di annaffiature durante i mesi più caldi dell'anno o in caso di siccità prolungate.
Dal terzo anno di impianto si rende autosufficiente, basterà fornirgli del concime a lenta cessione in primavera per aiutarla a fiorire bene.
Per ottenere una fioritura vigorosa, a fine inverno occorre potare tutti i rami dell’anno precedente lasciandoli lunghi qualche centimetro. Dai monconi rimasti, si origineranno nuove cacciate che cresceranno da 50 cm a 1 metro a seconda delle varietà, e che a metà estate matureranno alla loro sommità le pannocchie floreali. Se la pianta non viene potata, assumerà un aspetto un po’ disordinato e i fiori resteranno più piccoli ma comunque sempre numerosi. Normalmente si potano più drasticamente le piante educate ad albero, mentre nelle forme arbustive si cerca di guidare la crescita, lasciando qualche ramo più lungo che potrà servire con gli anni da impalcatura per rami a fiore, così da riempire vuoti nella forma o per ricercare andamenti voluti, una volta cresciuti negli arbusti si effettua una potatura più leggera.
Malattie Parassiti Avversità:
Fiori e foglie vengono spesso colpiti da oidio; i boccioli floreali possono essere colpiti dagli afidi.
Gli afidi in primavera, in annate particolarmente favorevoli allo sviluppo di questo parassita, in mancanza di opportuni trattamenti di contenimento, possono provocare danni notevoli.
Un attacco di afidi causa talvolta un altro problema collaterale, cioè lo sviluppo di fumaggine, una muffa grigia che si impianta sulla melata lasciata dagli afidi e che deturpa il fogliame con il suo colore brunastro. Un trattamento con sali di rame risolve tuttavia il problema.
Per avere piante sempre belle e sane, sarebbe bene programmare in primavera 2-3 trattamenti mescolando insieme zolfo bagnabile (o altro prodotto antioidico), sali di rame e un prodotto aficida; ricordando di cambiare nel trattamento successivo il prodotto aficida, perché gli afidi originano rapidamente generazioni resistenti. Questa avvertenza vale naturalmente non solo per le Lagerstroemia.
Curiosità:
La Lagerstroemia è originaria della Cina dove da millenni è usata per ornare i templi. Dalla Cina, per lo stesso impiego ornamentale, passò in India dove nel 1759 fu notata da Magnus Von Lagerstroem, allora direttore della Compagnia delle Indie. Lagerstroem ne inviò alcune piantine in Europa, al grande botanico Linneo affinché le classificasse, ma non seppe mai di aver trovato un nuovo vegetale perché morì prima, e Linneo, in onore del suo scopritore, dette alla nuova pianta il nome di Lagerstroemia indica
Zone del Giardino in cui si trova: