Nome latino:
Kniphofia Uvaria sin. Tritoma
Famiglia:
Liliaceae
Caratteristiche generali:
Origine: Africa centro - orientale e meridionale, Madagascar.
Pianta erbacea perenne, sempreverde.
Le foglie sono lineari, molto espanse,
I fiori compaiono da giugno-luglio a settembre. Sono tubolosi, rivolti verso il basso e riuniti in spighe dense portate da fusti fioriferi eretti e lisci.
Dimensioni della pianta: altezza max: 80-120 cm, larghezza max: 70-120 cm.
Purtroppo questa specie, in confronto ai suoi ibridi, non viene molto coltivata. Le diverse varietà fioriscono in periodi differenti dell’anno. La forma molto particolare dei fiori viene valorizzata dalla
coltivazione in piccoli gruppi isolati.
Coltivazione:
Si adattano a quasi tutti i terreni ad eccezione di quelli molto umidi e scarsamente drenati.
Si piantano in settembre-ottobre o in marzo -aprile in posizioni soleggiate.
Possono sopportare senza problemi temperature di alcuni gradi inferiori allo zero.
Durante l'inverno, le radici vanno protette da gelo e umidità ricoprendo il terreno con torba o con paglia specialmente durante il primo inverno; per la stessa ragione nelle zone fredde e umide è anche opportuno legare insieme le foglie in novembre-dicembre per proteggere le radici dall’umidità.
Richiede irrigazioni abbondanti in primavera - estate. Per migliorare la fioritura, asportare i fiori appassiti tagliandoli alla base.
Resistente alla salsedine.
Malattie Parassiti Avversità:
Possono subire attacchi a parte dei Tripidi che provocano macchie,decolorazioni e deformazioni sulle foglie e sui fiori.
Si tratta di minuscoli insetti (lunghi circa 2 mm.), di colore giallo o nero e forma allungata, con ali strette.
Svernano come adulti nel terreno, portandosi in primavera su frutticole, orticole e floricole/ornamentali ove compiono diverse generazioni, con massima presenza nei mesi estivi.
I danni sono dovuti alle punture con cui sottraggono la linfa e dai fori causati dalla deposizione delle uova.
Sintomi:
Foglie presentano evidenti macchioline di colore argenteo, disposte a strisce e punteggiature bruno-nerastre.
Sui boccioli e sui fiori si hanno deformazioni e perdita di colore.
Sui frutticini causano lesioni nerastre e danno luogo ad una caduta anche accentuata.
Con la crescita dei frutti i danni diventano più evidenti per la comparsa di zone di tessuto simile al sughero e di profonde cicatrici da cui fuoriesce spesso gomma.
Occorre intervenire alle prime infestazioni; ecco alcuni principi attivi che possono essere utilizzati:
DELTAMETRINA
Insetticida piretroide che agisce sugli insetti per contatto ed ingestione. Presenta un effetto rapido e sufficientemente duraturo. Una volta giunto nel terreno viene rapidamente degradato. La bassissima tossicità consente livelli di residui estremamente bassi ed un intervallo di sicurezza di 3 giorni su tutte le colture. In base alla normativa 2092/91 il principio attivo può essere utilizzato anche in agricoltura biologica in trappole e/o distributori automatici.
Azione svolta: Acaricida, Insetticida
EXITIAZOX
Acaricida ovo-larvicida a bassa tossicità che agisce per contatto e ingestione contro uova, larve e ninfe; anche se non è attivo contro adulti, esplica una azione sterilizzante sulle femmine. Presenta una azione translaminare e persiste da 30 a 60 giorni.
Azione svolta: Acaricida, Insetticida
BIFENTRIN
Acaricida-insetticida piretroide che svolge la propria azione per contatto ed ingestione a dosi estremamente contenute. La sua attività si manifesta sia per azione diretta, sia per l'effetto repellente esercitato nei confronti di vari parassiti. La sua persistenza di azione può variare tra le 3 e le 4 settimane.
Azione svolta: Acaricida, Insetticida
Zone del Giardino in cui si trova: