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Nome latino: 
Iris Pseudocorus
Famiglia: 
Iridaceae
Caratteristiche generali: 

Il genere Iris è  originario dell’Asia, è molto vasto e viene suddiviso in 2 grandi gruppi: le specie rizomatose e quelle bulbose.
Le specie rizomatose, a loro volta si dividono in Iris Barbate (o Pogoniris), Iris Non Barbate (o  Apogon) e Iris Crestate (o Evansia).
Le Iris Non Barbate (Apogon) si dividono in:
Californicae
Hexagona
Levigata
Sibirica
Spuria

L’ Iris Pseudacorus o Iris d’Acqua appartiene al gruppo delle I. Levigata.
Vive presso le sponde di laghi, fiumi e fossati, su terreni umidi e melmosi o in acque poco profonde, dal piano fino a circa 1000 metri di altitudine. Pianta comune lungo i fossi è però minacciata dalla sparizione progressiva del suo ambiente, è specie protetta in molte regioni.
Pianta eretta, alta da 80-100 cm., se coltivata su terreni asciutti raggiunge solo l’altezza di 60 cm.

Ha rizoma obliquo scuro, del diametro di un centimetro e fusto in parte eretto che può essere lungo come le foglie.
Le foglie verdi-azzurre sono decidue.
Ogni fusto porta 5 o più fiori, larghi 7-9 cm., inodori, gialli, a volte con striature brune, che sbocciano in maggio-giugno.

La morfologia del fiore  è piuttosto complessa, essendo il fiore formato da due verticilli di tre tepali ciascuno posti in posizione alternata.
Il verticillo esterno è formato da grandi tepali che nella parte distale si ripiegano verso il basso e sono screziati di marrone. I tre tepali interni sono più piccoli di forma allungata e rivolti verso l’alto. I tepali sono nella parte basale saldati a formare un breve tratto tubuloso. L’ovario è infero, triloculare e ha uno stilo diviso in tre lobi di forma petaloide di colore giallo che, coprendo i tre stami, impediscono l’autofecondazione e contribuiscono all’aspetto vessillifero.
Impollinazione tipicamente entomofila con una architettura complessiva del fiore che indirizza le api verso i nettari, strofinandosi sotto i grandi stami, tuttavia è una pianta completamente priva di profumo.
I frutti sono grandi capsule triloculari contenenti numerosi semi. A maturità le capsule si aprono liberando i semi, bruno-giallastri, che galleggiano e vengono facilmente portati alla deriva.
Moltiplicazione: i rizomi si dividono immediatamente dopo la fioritura o quando le piante stanno crescendo.
Si estraggono dal terreno paludoso, si dividono e si ripiantano immediatamente.

Nel Giardino degli Angeli sono presenti:
Iris Pseudacorus
Iris Pseudacorus “Plena” ( altezza 60-100 cm., fioritura giugno-luglio)

Coltivazione: 

Si piantano in marzo-aprile o in agosto-settembre, in posizioni soleggiate in acque profonde  45 cm  per l’I. Pseudacorus e 15-20 cm per le sue varietà. ( ad. esempio I. Pseudacorus “Plena”)

Uso in cucina: 

I semi torrefatti venivano usati nei periodi di carestia come succedaneo del caffè.

Proprietà terapeutiche: 

In erboristeria il succo ricavato dal rizoma veniva usato nel trattamento esterno delle ferite e per curare il mal di denti ha però un effetto irritante sulle mucose.
Il rizoma, anche essiccato, è completamente privo di profumo ed è stato usato come tonico, astringente, diuretico, purgativo e vermifugo, usi oggi completamente dimenticati.
Pianta emmenagogo ( possiede proprietà rilassanti, promuove le funzioni fisiologiche dell’utero durante il mestruo e favorisce il suo rilassamento) astringente; odontalgica; catartica; emetica. Dalla pianta si ricavavano i seguenti prodotti: tannini, coloranti gialli dal fiore e neri dal rizoma, inchiostro.
 

Curiosità: 

Iris dal nome greco dell’arcobaleno, per le varie e vivaci tonalità dei fiori nelle specie del genere, pseudacorus perché confuso in passato con l'Acorus calamus, pianta che proveniva dall'Oriente, che ha foglie e pianta di aspetto simile e vivente negli stessi ambienti.

Il rizoma contiene una quantità considerevole di tannino, nel passato utilizzato per la concia delle pelli: mescolato a sali di ferro dà una tintura nera

Zone del Giardino in cui si trova: 
Il giardino è proprio un posto fatato e carico di tanto tanto amore.. Bellissimo anche il giardino segreto.. ogni bambino o fanciullo vorebbe giocare, nascondersi.. chi non ha mai sognato di avere un giardino segreto?? Mi piace tanto pensare che tutti i bambini che hanno lasciato noi mamme così prematuramente giochino assieme proprio in questo giardino.. Grazie per questo piccolo paradiso e conto di tornare con tutta la mia famiglia...... Lucia
-- lucia