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Nome latino: 
Fraxinus Excelsior
Famiglia: 
Oleaceae
Caratteristiche generali: 

Il Fraxinus excelsior  è un albero alto fino a 40 metri con chioma dapprima ovale e in seguito arrotondata, e con fusto diritto e slanciato.
La corteccia nelle piante giovani è verde-olivastra e liscia, mentre nelle piante adulte, diviene finemente e densamente fessurata, le gemme sono vellutate e di colore nerastro. 
Le foglie opposte, caduche sono composte da 7-15 foglioline aventi la lamina di forma lanceolate ed il margine seghettato.
I fiori riuniti in infiorescenze a forma di "pannocchia" compaiono prima delle foglie e fioriscono da marzo ad aprile.
Il frutto secco e alato (samara) contiene un solo seme.
Possono essere usati come esemplari unici, oppure, per creare boschi, per alberature di viali, come schermi frangivento e per il consolidamento di pendici. E' una pianta molto apprezzata per l'andamento della sua forma, che è molto regolare e gradevole; inoltre, la colorazione  gialla della chioma in autunno lo rende apprezzabile anche da un punto di vista cromatico.

La moltiplicazione avviene per seme, utilizzando in autunno le samare appena cadute dall'albero, i semenzai vanno lasciati all'aperto, poichè per germinare i semi necessitano di un periodo freddo. Volendo i semi si possono conservare in frigorifero e seminare l'anno successivo; ricordare comunque che i semi di frassino spesso germinano due anni dopo essere caduti dalla pianta, e possono rimanere dormienti per molti anni.
 

Coltivazione: 

Crescono senza problemi in qualsiasi terreno, preferendo i terreni ricchi, ben drenati e molto profondi, poichè l'apparato radicale dei frassini si allarga molto e si spinge molto in profondità. I frassini si possono porre a dimora anche in luoghi con scarso drenaggio e in terreni molto bagnati, evitare invece i terreni troppo asciutti e sassosi, poichè queste piante mal sopportano la siccità.

Amano particolarmente le posizioni in pieno sole, e si sviluppano con problemi sia all'ombra che a mezz'ombra.
Sono piante molto resistenti sia al caldo che alle temperature piuttosto rigide. Solo gli esemplari giovani temono le gelate. Si adatta a differenti condizioni climatiche  e sono molto resistenti ai venti.
La potatura è raramente necessaria, solo in caso di esemplari giovani per correggere eventuali biforcazioni, e quindi per ottenere un unico tronco.

Malattie Parassiti Avversità: 

Questi alberi non temono particolari malattie. 

Proprietà terapeutiche: 

Le foglie essicate, la corteccia ed i suoi semi contengono sostanze con proprietà febbrifughe, (dovute alla presenza di un glucoside, la frassina) ed astringenti, ma anche toniche, lassative e sudorifere.
Nella medicina popolare vengono utilizzate le foglie come leggero diuretico, in caso di reumatismi e gotta.
Dalla linfa che fuoriesce dalle ferite si estrae la manna , una sostanza utilizzata anche come dolcificante dalle proprietà lassative indicata per bambini, anziani e diabetici.
 

Curiosità: 

La manna è la linfa estratta dalla corteccia opportunamente incisa. L’estrazione della manna si effettua in modo particolare sul Fraxinus ornus (orniello o frassino da manna).
Dalle piccole incisioni trasversali create con gesti precisi, sgorga lentamente un succo inizialmente di colore ceruleo e di sapore amaro (lagrima), che a contatto con l'aria rapidamente si schiarisce e assume un sapore dolce. Condensandosi, forma cannoli e stalattiti di colore bianco e profumati.
La manna in media contiene il 40-60% di mannitolo.
La manna viene utilizzata come dolcificante,
Il legno di Frassino maggiore viene utilizzato industrialmente per la produzione di compensati, pavimenti, mobili, timoni per imbarcazioni da diporto, manici per attrezzi e parti di strumenti musicali.
Per la sua elasticità e resistenza col suo legno un tempo venivano fabbricati gli sci, mazze da golf, stecche da biliardo.
Con i polloni si fanno cerchi per botti e pali per la vite.

E’ un apprezzato combustibile per il suo elevato potere calorifico. Il legno di questa specie arde molto bene anche se piuttosto fresco perche contiene una sostanza molto infiammabile.

Per i berberi dell'Africa del Nord, è il primo albero creato da Dio.
Fra i Celti questi alberi  sono considerati simboli di rinascita e capaci di operare guarigioni miracolose e fonte della saggezza cosmica.

Zone del Giardino in cui si trova: 
Antonella e Valerio, Vi ringraziamo per questo meraviglioso giardino che avete donato a tutta la comunità di C.S.P.T. Dopo questa bellissima serata che ci ha dato tante emozioni, lo sentiamo veramente anche un po' nostro. Questa splendida realizzazione, risultato del tanto impegno ma soprattutto di tanto amore, questa sera ha compiuto qualcosa di speciale: ci ha fatto sentire profondamente partecipi del vostro dolore, ci siamo sentiti assieme a voi orgogliosi di questo angolo di natura, abbiamo vissuto con voi la tenerezza del ricordo di Sara, e con noi tutte le persone presenti. Insomma siete riusciti a farci sentire una vera comunità che condivide le stesse emozioni ed i medesimi sentimenti. Questo non accade facilmente. Grazie Laura e Sergio
-- Sergio e Laura Zonari