Nepeta_faassenii_six_hills_giant_.jpg
Nome latino: 
Nepeta Six Hills Giant (Specie: N. x faassenii Varietà: 'Six hills giant' )
Famiglia: 
Lamiaceae (ex Labiatae)
Caratteristiche generali: 

La N. x faassenii è una pianta erbacea cespitosa, decidua.
Foglie ovate di colore grigio-verde.
I fiori azzurro-lavanda, riuniti in spicastri verticillati lunghi 15 cm.,sbocciano da maggio a settembre.
Raggiunge un'altezza dai 50 cm ai 70 cm e almeno 60 in larghezza.
La moltiplicazione avviene in marzo-aprile per divisione dei cespi che si ripiantano immediatamente, oppure in luglio dai germogli basali si prelevano talee lunghe 5-8 cm., che si mettono a dimora nel marzo-aprile successivi.
 

Coltivazione: 

E' una pianta di facile coltivazione, che cresce in tutti i terreni, meglio se ben drenati, ma non secchi.
Piantare in posizione soleggiata.
Resistente al freddo.
A primavera emette molti nuovi germogli dal cespo che in breve riempiranno lo spazio e andranno a fiore lungo lo stelo.

La crescita è vigorosa, perciò è necessaria una potatura drastica degli steli più lunghi e disordinati da fare a giugno/luglio, lasciando così lo spazio ad una seconda produzione. Solo così riuscirete a mantenere un valore estetico a questa erbacea, che diversamente tende a svilupparsi disordinatamente. Effettuate poi una potatura totale in autunno o a fine inverno nelle regioni con inverni rigidi.
Non necessita di regolari annaffiature.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

A volte può subire attachi dagli afidi

Curiosità: 

L’odore emanato dagli olii essenziali di queste piante è simile al ferormone secreto dai gatti nel periodo dell’accoppiamento, da qui il nome volgare di Erba Gattaia

Fin dall'ottobre 2008 mi avevano parlato di questo giardino degli angeli. Ho trattenuto l'appunto fino ad oggi in cui ho potuto venire presso di voi per ammirare questo bellissimo giardino e per leggere le motivazioni che hanno spinto diverse persone a crearlo con particolare riferimento ai genitori di Sara che, da quel che ho compreso, sono stati i primi ideatori. Per una fortuita coincidenza ho incontrato Valerio, il padre di Sara, e, pensando ai dolori e ai patemi sofferti durante la malattia che ha poi stroncato la figlia all'inizio della vita adolescenziale, non ho potuto trattenere le lagrime sfuggendo dalla sua presenza. Se per caso dovesse leggere queste note voglia scusarmi per questo gesto, apparentemente irrispettoso, che non voleva alimentare nuova e ulteriore tristezza. Castel S.Pietro lì 01/05/2009
-- Anonimo