La Photinia può essere colpita dall’ oziorrinco, un coleottero che danneggia la pianta sia nello stadio di adulto che di larva.
Gli adulti si nutrono delle foglie, provocando, con profonde erosioni, danni estetici e funzionali (ridotta fotosintesi).
Le larve provocano danni al colletto e alle radici, nutrendosi di essi, e danneggiandone la funzionalità fino a compromettere la vitalità delle piante più giovani.
E’ molto importante conoscere il ciclo biologico dell’oziorrinco per potere attuare una lotta efficace: sverna generalmente come larva matura o pupa nel terreno e, in alcuni casi, come adulto. Verso la metà-fine di aprile gli adulti fuoriescono dal terreno e si dirigono verso la chioma, dove iniziano a nutrirsi delle foglie. Si nutrono generalmente di notte, uscendo dal terreno al crepuscolo. Dopo circa un mese di nutrimento, inizia la deposizione delle uova, poco sotto il livello del terreno. Le giovani larve iniziano a nutrirsi voracemente di colletto e radici.
Se sverna come adulto, una volta giunto in superficie inizia a nutrirsi intorno al mese di aprile. I primi danni che si osservano sulle foglie possono provocare una certa confusione per quanto riguarda un’efficace organizzazione della lotta. Infatti sono provocati dai pochi adulti svernanti.
I danni maggiori si osservano successivamente, quando sono divenute adulte le larve o le pupe svernanti. Un secondo danno sulle foglie si osserva a fine estate; prima di interrarsi per trascorrere l’inverno, gli adulti si possono ancora nutrire
Lotta Chimica contro le larve si può intervenire chimicamente con principi attivi quali carbosulfan, Benfuracarb, prodotto sistemico, o clorpyriphos, granulare, persiste nel terreno 2-3 mesi. Contro gli adulti si possono utilizzare principi attivi quali acephate, azinphos-methyl, deltametrina, piretro o cyflutrin.
Si consiglia di intervenire nelle ore serali.
Lotta Biologica: si utilizzano prodotti a base di larve di nematodi del genere Heterorahbditis ( H. heliothidis). Le larve sono in grado di parassitizzare le giovani larve di oziorrinco. Come già descritto, la difficoltà dell’applicazione della lotta biologica consiste nello stabilire il giusto momento di intervento, in cui si presume la presenza di larve di oziorrinco nello stadio di maggiore suscettibilità. Come descritto nel ciclo biologico, dopo circa un mese dall’osservazione della comparsa degli adulti, si possono distribuire le larve di nematodi. Il terreno deve essere ben inumidito, sia prima del trattamento, che dopo, per circa dieci giorni e va mantenuto ben irrigato.
Afidi: verdi o bruni, si ritrovano soprattutto su gemme e giovani foglie.
I sintomi sono l’arricciamento e accartocciamento delle foglie colpite. Sono frequenti soprattutto in primavera e a inizio estate, ma non rappresentano un problema particolarmente grave e specifico per la fotinia
Lotta: con prodotti a base di Imidacloprid (Confidor), ad azione sistemica, Bifentrin (Brigata), Etiofencarb (Croneton), Fenpropatrin (Danitol), Deltametrina (Decis), acephate (Ortene), Pymetrozine (Plenum), ad azione sistemica.
Altre malattie che si possono verificare sono quelle fungine date da sbalzi termici nel periodo primaverile e piogge frequenti.
Eccessi di annaffiature o un terreno scarsamente permeabile possono favorire l'insorgenza di marciumi radicali.