Il terreno non deve essere assolutamente calcareo, per le camelie deve essere acido ma non troppo (pH 5,5-6), fresco, morbido, ricco di sostanza organica e ben drenato
Se il terreno è argilloso, dunque compatto e poco drenante, si dovrà creare una buca decisamente più grande e migliorare la struttura del terreno miscelando la terra con materiali organici (torba, terriccio di foglie, compost, letame maturo). Può anche essere utile mettere sul fondo della buca del materiale drenante.
In presenza di terreno calcareo, invece, si dovrà sostituire completamente la terra della buca con un buon terriccio per piante acidofile. In questi casi, un consiglio da dare è quello di individuare una zona del giardino che abbia la giusta esposizione e creare una vera e propria "isola acida" per le camelie e le altre acidofile. Questo aiuterebbe a ricreare un loro piccolo habitat più indicato di una semplice buca isolata.
Le camelie, soprattutto la specie sasanqua, sono rustiche e sopportano temperature anche inferiori a 0°C, ma non tollerano la neve sulle foglie, che può provocare delle bruciature. Non tollerano i venti.
Sono piante da sottobosco che preferiscono posizioni ombreggiate o semiombreggiate; ma possono tollerare anche il pieno sole, avendo però cura che il terreno sia sempre umido. L'esposizione ideale è la mezz'ombra, ossia un sole filtrato dalla chioma di piante ad alto fusto o quanto meno l'ombra proiettata da una pianta o da una casa per mezza giornata, preferibilmente dal primo pomeriggio in poi. In zone collinari dove la temperatura estiva non è eccessiva, la camelia può essere posizionata anche in pieno sole. In aree molto ventilate conviene scegliere una posizione riparata.
In estate le innaffiature dovranno essere particolarmente abbondanti (sono gradite anche spruzzature serali delle foglie).
Le camelie possono necessitare di uno sfoltimento dei bottoni fiorali, quando siano in numero eccessivo, allo scopo di migliorare la fioritura di quelli risparmiati e di una eliminazione dei rami secchi e malformati ed eventuale cimatura, per mantenere la forma compatta della pianta, da effettuarsi dopo la fioritura.
La camelia non necessita di norma di grandi concimazioni. Se non esistono segni evidenti di carenze, concimate in primavera e in autunno con concimi complessi a lenta cessione (ce ne sono di specifici per piante acidofile) oppure di origine organica (letame maturo, sangue di bue, cornunghia). Una buona pacciamatura, con compost o altro materiale di origine vegetale, costituisce un'ottima concimazione oltre a proteggere l'apparato radicale dagli eccessi di caldo e freddo.
In casi di particolari carenze si interverrà, invece, con concimazioni specifiche.
Su camelie annaffiate costantemente con acqua calcarea, per esempio, può accadere di notare ingiallimenti tra le nervature delle foglie (clorosi ferrica) o macchioline nero-brune sulle foglie più giovani (carenza di manganese). Questo perché un aumento del pH (terreno poco acido o alcalino) non permette alla pianta di assimilare molti microelementi.