Osmanthus spp

Nome latino: 
Osmanthus
Famiglia: 
Oleaceae

Arbusto sempreverde di dimensioni medio-grandi (altezza massima 5-10 m., larghezza massima  3-4 m), dal portamento eretto, allargato, a crescita lenta.

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Coltivazione: 

Preferisce un terreno ben drenato, in posizione soleggiata o parzialmente ombreggiata, ma in pieno sole fiorisce più liberamente.
Si adatta bene in qualsiasi terreno, esclusi quelli molto argillosi; sopporta i terreni alcalini (pH >8), ma non quelli acidi (pH < 5,5).
L'importante è che non si abbiano ristagni idrici. Terreni estremamente sabbiosi possono determinare carenze idriche con successive bruciature delle foglie,  è tollerante ai venti, ma non quelli marini.
- ha media resistenza agli inquinanti
- ha media resistenza alla siccità, ma bassa alla salinità
La pianta sopporta potature anche importanti, visto che è in grado di ripartire con nuova vegetazione anche sul tronco vecchio.
Per gli esemplari coltivati come siepe la potatura deve essere effettuata in aprile.
Non teme il freddo e sopporta temperature minime molto rigide, fino a –15°C, patisce però gelate prolungate.
In primavera si dispone sopra le radici una strato di torba o di letame indecomposto. Se la crescita è troppo lenta somministrare un fertilizzante completo.
Se coltivato in vaso, posizionarlo in luogo riparato da correnti d'aria, utilizzare un mix con prevalenza di terra, torba e sabbia ed effettuare il rinvaso in primavera, indicativamente ogni 2-3 anni circa.

 

Malattie Parassiti Avversità: 

Non si segnalano malattie o parassiti particolari; le cocciniglie possono creare dei danni e vanno debellate con gli appositi prodotti.
Nel caso di necessità trattare con oli bianchi fino al 3% ( 3 litri per q.le di acqua)
 

Uso in cucina: 

Il nome osmanthus deriva dal greco osmé=profumo e anthos=fiore, in riferimento alla caratteristica dei piccoli mazzetti fiorali bianchi, profumati di vaniglia, prodotti all’ascella delle foglie a fine estate, ma persistenti fino all’autunno.

Zone del Giardino in cui si trova: 
Carissimi Antonella e Valerio, fatico davvero ad esprimere con le parole quello che provo quando penso alla giornata di domenica.... ma più che alla giornata, a voi, persone dolcissime e piene d'amore come MAI in vita mia mi era capitato di incontrare. Ero arrivata presto, al mattino, volevo fare un giretto nel giardino di Sara prima che arrivassero tutti, prima che i miei figli, un po' per stanchezza un po' per eccitazione, me lo impedissero.... e le lacrime scorrevano lente sul mio viso, leggendo le dolcissime parole dedicate alla vostra adorata figlia, sparse qua e la in ogni angolo del giardino. Si respira amore, li da voi, si respira pace.... e i vostri occhi, anche se hanno in fondo lo stesso nostro dolore, brillano di una luce che dona speranza. Ho fatto davvero fatica, quella sera, a staccarmi da voi.... avrei voluto poter restare, e gli abbracci della Signora Antonella mi hanno scaldato il cuore! Io, che gli unici abbracci li ho ricevuti in questi mesi su CiaoLapo.... io che sento sempre tanto forte in me il bisogno di due braccia che mi stringono.... Ho faticato moltissimo a risalire in auto.... me ne sono andata per ultima, e avrei voluto tornare indietro per un ultimo saluto!!!! Carissimi Antonella e Valerio, grazie, grazie davvero di cuore per tutto quello che ci avete dato domenica. Sono sicura che torneremo spesso nel Giardino di Sara, perchè li, tra quelle aiuole, tra gli angioletti del Giardino Segreto e la Casetta di Mimì, abbiamo sentito forte il vostro amore e la presenza del nostro piccolo Alberto. Non vi dimenticheremo mai! Un abbraccio fortissimo e strettissimo che vi possa far ricordare di noi, fino alla prossima visita. Roberta, Angelo, e i piccoli Cinzia Stefano e Alessandro
-- roberta