Iperico, Erba di San Giovanni

Nome latino: 
Hypericum
Famiglia: 
Clusiaceae o Guttiferae incl. Hypericaceae

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Coltivazione: 

 Non ha particolari esigenze di terreno, si adatta anche a substrati poveri e sabbiosi.

Può essere esposta sia a mezz'ombra che a pieno sole dove però prospera molto meglio.

Si piantano in ottobre o in aprile, con una densità di 3 piante al mq.

E’ molto resistente alla siccità.

In marzo e in giugno somministrare un fertilizzante completo.

La potatura avviene in marzo, accorciando i rami dell’anno precedente, lasciando una porzione del legno vecchio con poche gemme.

Potare al livello della terra in caso di imbrunimento di rami  e foglie nel periodo invernale o in quello primaverile.

Malattie Parassiti Avversità: 

La ruggine è l'unica malattia che può colpire la pianta, semplicemente curabile con medicinali specifici.

Se viene colpita, la pianta presenta foglie con piccole macchie gialle o arancioni e rallenta la sua crescita.

Uso in cucina: 

 Non trova impiego in ambito culinario ma, per le sue proprietà aromatiche e digestive è usato per produrre liquori.

Proprietà terapeutiche: 

 Le foglie e le sommità fiorite, sono raccolte in estate e fatte essiccare all'ombra. La droga che se ne ricava ha proprietà antidepressive, sedative, antibatteriche e lenitive.

 L'olio di Iperico è utilizzato per la cura dei reumatismi ed in cosmesi per dare tono alla pelle avvizzita.

Curiosità: 

 E' conosciuto genericamente come  erba di San Giovanni.

In realtà l’erba di S. Giovanni è riferito all’ Hypericum perforatum .

 Il 24 giugno viene effettuata la raccolta delle sue sommità fiorite. In alcune zone è noto anche con il nome di "erba scacciadiavoli", veniva bruciata in casa proprio per allontanare spiriti maligni.

E' stata considerata un'erba magica per secoli, in generale protettiva contro i fantasmi, i fulmini e la stregoneria.

I latini lo consideravano una delle piante più solari esistenti in natura. Il suo nome infatti significa "cum-hyperione" cioè il padre dell'aurora e del sole.

Zone del Giardino in cui si trova: 
23/7/ ‘08//Nella speranza di farvi cosa gradita, Vi lascio queste parole suggeritemi dalla Vostra vicenda, dalla Bellezza del Vostro giardino e dal coinvolgimento emotivo che mi ha colto l’aver conosciuto indirettamente il Vostro Angelo.// Franca Tosi // Il viaggio// Il principio:// Sotto l’arcata di un cielo sbiadito/ sei giunta spalancando, tremule, le tue braccia alla Vita,// Attraverso quotidiani segni/ Hai regalato istanti d’Amore e di gioia,/ Senza domandare nulla in cambio// Come arcobaleno di luce/ Hai riempito cuori,/ con i tuoi abbracci turgidi di felicità.// I tuoi occhi, polle di rugiada mattutina,/ hanno schiuso al mondo un’Alba nuova.// Forgiato di petali odorosi,/ il tuo incarnato pallido / ha esalato al mondo fragranze di brezza alpina.// La vita:// I tuoi sorrisi di elfo/ Hanno pervaso giorni densi di Amore// Con la tavolozza dei tuoi Colori baluginanti/ Hai affrescato gli attimi quotidiani dell’esistenza// I Tuoi giorni … ,/ Fugaci parvenze di gioia / Intessute di vitalità. // Il Tramonto:// Ora, dai sinuosi dedali dell’Empireo,/ esali la Tua Pace buona/ suggerendoci atmosfere surreali di Quiete.// Le nostre Illusioni affastellano i tuoi sogni immaturi, / Intrecciando pensieri innocenti a pure Speranze di ETERNO.//
-- Franca Tosi