Sedum, Borracina acre, Erba Pignola, Risetto

Nome latino: 
Sedum Acre
Famiglia: 
Crassulaceae

Pianta erbacea perenne, succulenta dal sapore acre, alta 5-15 cm. I fiori gialli sbocciano in gran numero da Maggio a Luglio.
Il Sedum acre è una pianta a foglie succulente quindi caratterizzata da una grande abbondanza di tessuti acquiferi e da un basso numero di stomi (per ridurre al minimo l’evaporazione dei liquidi) e una spessa cuticola fogliare: riesce così ad ottimizzare il consumo di acqua e a farne copiosa riserva nei suoi organi interni.

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Coltivazione: 

Si coltiva in tutti i terreni da giardino ben drenati, in pieno sole.
Resista bene alla siccità.
Si pianta in ottobre o in marzo-aprile. dopo la fioritura i fusti fioriferi si lasciano sulla pianta fino alla primavera, periodo in cui si possono staccare facilmente alla base.
Spesso è coltivata nei giardini rocciosi come pianta mellifera.

 

Malattie Parassiti Avversità: 

Può essere attaccata dagli afidi che possono infestare i fusti e le foglie, rendendo le piante appiccicaticce e fuligginose, e dalla cocciniglia con la comparsa di masse biancastre e cerose sulle foglie provocando l’arresto nello sviluppo.

Uso in cucina: 

Per il contenuto di alcaloidi tossici si sconsiglia l’uso in cucina.

Proprietà terapeutiche: 

L'omeopatia utilizza l'estratto di Sedum, opportunamente diluito, per controllare le emorragie emorroidali.
Si utilizza la parte aerea della pianta per le sue proprietà sonnifere, sedative, di abbassamento della pressione.
Era utilizzata per curare ferite, scottature, calli ecc…
 

Curiosità: 

Il nome del genere sembra derivare dal latino sedere= star seduto o sedare= calmare, con allusione sia al portamento che alle proprietà della pianta.
Tutte le parti del Sedum acre hanno un sapore acre e bruciante, da cui questa pianta deriva il proprio nome specifico
In alcune zone veniva data da bere alle persone agonizzanti quale estrema risorsa.
 

Zone del Giardino in cui si trova: 

Santolina, Crespolina

Nome latino: 
Santolina Chamaecyparissus
Famiglia: 
Asteraceae - Compositae

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Coltivazione: 

Le santoline necessitano di essere poste a dimora in luoghi molto luminosi e soleggiati. Preferiscono terreni sciolti, ben drenati, sabbiosi e possibilmente calcarei; di solito comunque si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno, visto che hanno pochissime esigenze: vivono bene anche nei suoli argillosi e in quelli aridi e magri, tanto che se si mettono a dimora in un substrato ricco, rallenta la sua crescita.
Nei mesi estivi possono essere necessarie sporadiche annaffiature, ogni 10-15 giorni, per il resto dell’anno in genere si accontentano delle piogge.
E' molto rustica: sopporta le alte temperature allo stesso modo in cui sopporta le basse, anche se alle latitudini in cui la temperatura scende sotto ai -15°C è consigliabile proteggerla pacciamando il piede e il cespo con uno strato abbondante di paglia. L'unico fastidio che si potrebbe manifestare nelle zone in cui nevica abbondantemente  è che, essendo una suffruticosa, i rami possono spezzarsi sotto il peso della coltre di neve. Sopporta bene anche la salsedine e le sue radici sono utilissime come contenimento alle scarpate.
Se il gelo dovesse bruciacchiare qualche ramo, basterà attendere la primavera per veder spuntare dal colletto qualche nuovo germoglio.
Potatura: essendo una perenne suffruticosa, con l'accrescimento tende ad aprirsi mettendo in evidenza i rami basali parzialmente lignificati e a perdere compattezza. E' consigliabile, dopo la fioritura, potare il cespuglio per stimolare la produzione di getti basali e conferirle nuovamente rotondità e pienezza.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

In generale le piante di santolina non vengono attaccate da parassiti o da malattie, anche se è possibile che gli afidi attacchino le infiorescenze.

Proprietà terapeutiche: 

La santolina possiede proprietà digestive, antispasmodiche, tonico-stimolanti, antisettiche (infuso o decotto). Per uso esterno come antipruriginoso in caso di punture di insetti.

Curiosità: 

Anticamente veniva utilizzata per profumare gli armadi e tenere lontane le tarme, e come repellente per gli insetti. Le sue foglie e i suoi rametti, una volta essiccati, si possono conservare per molti mesi in un contenitore di vetro.

 

Zone del Giardino in cui si trova: 

Stachys, Stregona candida, Orecchie d’Agnello

Nome latino: 
Stachys Byzantina o Stachys Lanata
Famiglia: 
Lamiaceae / Labiatae

Pianta erbacea perenne sempreverde, originaria della regione del Medio Oriente, in particolare Turchia e Iran.

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Coltivazione: 

Si piantano in settembre-ottobre o in marzo-aprile, in tutti i terreni ben drenati, in pieno sole nelle zone settentrionali, in posizioni parzialmente ombreggiate, almeno nel pomeriggio  nei climi più caldi (troppo ombra può portare a malattie fogliari).
Possono sopportare senza problemi temperature molto rigide.
Queste piante amano un terreno fresco ed umido, per cui si intensificano le annaffiature durante i mesi caldi e siccitosi.
Da marzo ad ottobre si concimano utilizzando un un concime granulare a lenta cessione, da spargere attorno alle piante ogni 3-4 mesi.
E’ una pianta molto facile da coltivare, si utilizza soprattutto nelle bordure.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

Non viene attaccata in genere da malattie o parassiti, può essere utile effettuare un trattamento preventivo contro le malattie fungine verso la fine dell'inverno; in seguito i trattamenti verranno praticati solo in caso di parassiti effettivamente presenti sulla pianta, cercando di utilizzare prodotti mirati e non ad ampio spettro. Evitiamo in ogni caso trattamenti durante la fioritura, per non nuocere agli insetti impollinatori.

Curiosità: 

In Brasile è anche utilizzata come erba commestibile.

Zone del Giardino in cui si trova: 

Pagine

GRAZIE PER AVER TRASFORMATO IL VOSTRO IMMENSO DOLORE, IN UN ATTO DI AMORE PER TUTTI NOI. sOLTANTO CHI CONOSCE L'AMORE VERO PUO' FARE UN DONO COSI' BELLO!
-- Mario