Crategus-x-Lavallei-Carrieri-i-frutti.jpg
Nome latino: 
Crataegus x Lavallei var. "Carrierei"
Famiglia: 
Rosaceae
Caratteristiche generali: 

Originario dell’ Europa, è un  piccolo albero deciduo dal portamento espanso. Raggiunge un’altezza media di circa 7 metri e una larghezza di circa 6 metri.  La chioma, dai contorni irregolari, ha una forma ovale che tende ad allargarsi col tempo ed è moderatamente fitta.
Le foglie, ovali, con margine seghettato, misurano da 8 a 15 cm  sono di colore verde brillante durante la stagione vegetativa e diventano rosso-bronzo in autunno, rimanendo attaccate alla pianta fino ad inizio inverno.
Fioritura in maggio – giugno. Fiori bianchi, larghi fino a 2 cm,portati da larghe ombrelle, hanno un notevole valore ornamentale.
I frutti, rotondi, molto appariscenti, di colore rosso-arancio sono riuniti in grappoli e rimangono sulla pianta fino a febbraio e sono molto graditi agli uccellini.
 

Coltivazione: 

Possiede un apparato radicale in grado di tollerare svariati tipi di terreni (argilloso, limoso, sabbioso), acidi o alcalini purché ben drenati. Resiste bene alla siccità, molto meno alla salinità del terreno. La velocità di crescita è media, possiede una buona resistenza meccanica alle rotture, va collocato in pieno sole.
Si mette a dimora in autunno o marzo in qualsiasi terreno, anche calcareo, valori di pH ottimali compreso fra 6 e 8. Il sesto d’impianto prevede una distanza minima di 4 metri fra piante della stessa specie. Può essere necessario ricorrere a piccole operazioni di potatura, perché i rami, durante la crescita, tendono ad abbassarsi e possono costituire un intralcio alla circolazione dei veicoli e pedoni.

 

Malattie Parassiti Avversità: 

Generalmente è abbastanza resistente alle avversità fitosanitarie “tradizionali” (afidi, cocciniglie, ruggini ecc.).
Il problema più grave è rappresentato dal colpo di fuoco batterico per il quale non esistono soddisfacenti strumenti di controllo chimico. Questa malattia, in certe zone, può essere molto virulenta e arrecare gravi danni alla pianta fino a determinarne la morte. I primi sintomi si manifestano con l’imbrunimento della cima dei rami. Le cime appaiono come se fossero state bruciate o scottate e le foglie colpite assumono una colorazione marrone, si afflosciano, ma rimangono attaccate alla pianta. I sintomi più tipici si possono osservare sollevando la corteccia, dove i tessuti colpiti assumono una colorazione bruna con, spesso, striature rossastre. Dai cancri fuoriescono sottoforma di goccioline giallo-arancio, le cellule batteriche, le quali sono disseminate nell’ambiente dalle piogge, dagli attrezzi di potatura contaminati e da insetti come, ad esempio, le api. Tagliare i rami o le branche colpite almeno 50 cm. al di sotto della zona malata rappresenta l’unica possibilità contro questa malattia
 

Curiosità: 

Al genere Crategus appartiene anche il Crategus “Laevigata”, volgarmente conosciuto come Biancospino.
Il Crataegus lavallei (Biancospino di Lavalle), è originario della Francia (ibrido tra il C. crus-gallo e il C. mexicana) con frutti un po' più grandi.
 

Zone del Giardino in cui si trova: 
Sara// Silenti … i Sibili del vento/ lambiscono intrecci di rami anneriti/ tra voli palpitanti di farfalle// Attraverso i viali del Giardino Incantato/ avvolta da sensazioni indicibili/ In un tripudio di colori vocianti// Rapita dalle magiche Armonie dei sogni proibiti,/ rivivo incantevoli istanti di un insperato prodigio// Anelanti fragranze di effluvi odorosi/ S’abbarbicano a brandelli di cielo al tramonto/ Mentre nell’aria si stemperano i colori della Vita// … fruscii di parole non dette/ … sussulti di armonie arcane/ … aliti di sogni rapiti/ Per rinascere ancora …
-- Franca Tosi