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Nome latino: 
Aster spp
Famiglia: 
Asteraceae o Compositae
Caratteristiche generali: 

Il genere comprende 500 specie di piante erbacee, perenni, decidue, molto diverse fra loro per quanto riguarda l’altezza delle piante, le dimensioni e i colori dei capolini.
Tutte le specie sono adatte nel giardino roccioso e per le bordure dove è meglio riunirle in gruppi di un solo colore.
I capolini sono simili a quelli delle margherite e hanno, salvo rare eccezioni, il disco giallo.

Al Giardino degli Angeli sono presenti:

Aster Alpinus: altezza 15-20 cm, diametro 35-40 cm.
Specie nana a portamento espanso con foglie inferiori spatolate, ricoperte da una leggera peluria sulla pagina inferiore, e foglie caulinari oblungo lanceolate.
I fiori , larghi3-4 cm,  sono singoli, a forma di margherita, di colore viola, rosa o bianco, con centro giallo o arancione
Epoca di fioritura: Luglio – Agosto

Aster novi-belgii  è una pianta erbacea perenne che sviluppa un cespuglio che può raggiungere mediamente l'altezza di 90 cm e la larghezza di un metro. Ha foglie alterne, lanceolate ed acuminate, che abbracciano parzialmente i fusti. I fiori sono a margherita, e contano numerosissimi petali; si trovano varietà con fiori nelle tonalità del rosa e del lilla, ma esistono anche varietà a fiore bianco, con il centro giallo. Ogni pianta produce innumerevoli fiori, di dimensioni medie, producendo ampie macchie di colore.
Fa parte di quelle specie comunemente chiamati ”Settembrini” per la sua epoca di fioritura, da fine agosto a settembre/ottobre.
settembrini veri e propri appartengono a due specie, gli aster novae angliae ed i novi belgi; in effetti però esistono molte altre specie e varietà di astri a fioritura tardo estiva ed autunnale che, per l'epoca di fioritura, vengono sempre raggruppati fra i "settembrini".

Aster dumosus: anche questa specie viene raggruppata nei cosidetti “Settembrini” per la sua epoca di fioritura.
Piccolo arbusto vivace, tappezzante, più compatto, può raggiungere i 40-50 cm di altezza.
Questi astri costituiscono densi cespugli tondeggianti, molto ramificati, con piccole foglie verdi e lisce, si allargano per mezzo di grossi stoloni; in tarda estate fino all'inizio dell'autunno, gli aster dumosus producono una profusione di fiorellini a forma di margherita, con centro giallo oro e numerosissimi petali azzurri o bianchi.

La moltiplicazione degli Astri può essere fatta per seme in primavera, oppure per divisione di cespo, in autunno  e in primavera. Quest’ultima è una pratica utile anche per rinvigorire le piante.
 

Coltivazione: 

Preferiscono terreni freschi e leggeri, fertili e ben drenati, pur adeguandosi ad ogni tipo di suolo, l’elemento più importante è comunque il drenaggio.
Porre a dimora gli astri in luogo soleggiato, anche se si sviluppano abbastanza bene anche in zone a mezz'ombra, specialmente nei climi più caldi.
All'impianto occorre incorporare al terreno un buon quantitativo di sostanza organica, come letame ben maturo o terriccio di foglie.
La piantagione può essere autunnale o primaverile.
Può essere utile, specialmente per le varietà più alte predisporre un tutore e sorreggere via via la pianta con successive legature durante il suo sviluppo in modo da conferire maggiore resistenza al vento ed alle forti piogge
Le piante vanno annaffiate regolarmente nella stagione primaverile ed in quella estiva, mantenendo il terreno umido ma non inzuppato d'acqua anche quando le piantine non sono ancora in fiore.
Per favorire la compattezza delle piante e la formazione di un numero maggiore di boccioli fiorali, bisogna cimare le piante dal momento della messa a dimora fino ai primi giorni di luglio.
Se vogliamo invece ottenere fiori più grandi, è necessario ridurre il numero dei getti che nascono dalla base della pianta, lasciandone circa una decina.
La fioritura è più prolungata se si asportano le infiorescenze man mano che i fiori appassiscono.
Le piante vanno recise a pochi centimetri dal terreno non appena comincia a terminare la profusione dei fiori, prima che sopraggiungano i rigori invernali, proteggendo la base con uno strato di pacciamatura, in particolare nei climi più freddi.
I cespi dei settembrini vanno divisi e moltiplicati ogni 3 anni circa, per ridare forza e vigoria alle piante invecchiate.
Infatti, specialmente le varietà derivate da Aster novi-belgii, tendono a degenerare dopo qualche anno dalla loro piantagione: dividendo i cespi e ripiantando bisogna rimettere a dimora solo le parte più sane, munite di getti vigorosi, che si trovano generalmente nella parte esterna del cespo. Le parti più interne, dure e legnose, vanno eliminate.
Dopo aver estratto i cespi zollandoli con una vanga, questi vanno divisi con un coltello ben affilato e disinfettato (per prevenire infezioni fungine), ricavando da tre a cinque porzioni di pianta da ogni cespo. Le porzioni ottenute vanno immediatamente rimesse a dimora oppure piantate in vasetti dove vengono allevate per essere piantate in epoche successive.
Tali operazioni vanno effettuate al termina della fioritura, durante il periodo di riposo vegetativo, prima delle gelate invernali (fino ottobre), oppure in primavera prima della ripresa vegetativa (febbraio o marzo a seconda del clima).
La concimazione deve essere effettuata in primavera con concime organico  e minerale,  contenente minerali, fosforo, azotato e potassio, in  estate ogni 15, 20 giorni
Non temono il freddo.
 

Malattie Parassiti Avversità: 

Quasi tutte le varietà di settembrini sono molto sensibili all'oidio o mal bianco delle composite, l'infezione oidica si manifesta con la comparsa di chiazze biancastre e polverulente, in corrispondenza delle quali i tessuti necrotizzano e quindi si seccano.
Tale infezione è favorita da temperature intorno ai 20-25°C, con umidità relativa elevata, arrestandosi quando le temperature scendono intorno ai 10°C. Per impedire l'oidio, bisogna garantire una buona circolazione dell'aria tra le foglie e limitare l'apporto di concimi azotati.
Le varietà derivate da Aster novi-belgii sono più sensibili, per cui bisogna tenere sotto controllo la malattia con interventi specifici antioidici (es. prodotti a base di zolfo).

Altre malattie fungine a cui queste piante possono andare incontro sono marciumi radicali e tracheomicosi, causate da patogeni come Rhizoctonia  e Fusarium. Tali infezioni hanno generalmente un esito letale per la pianta colpita, per cui si combattono preventivamente cercando di evitare ristagni idrici al piede delle piante. Le piante infettate vanno immediatamente rimosse e bruciate.

Tra i parassiti animali ricordiamo il ragnetto rosso  , che con le sue punture provoca arresti della crescita, con danneggiamento e deformazione di fusti, fiori e foglie, per arrivare addirittura alla compromissione della fioritura in caso di attacchi gravi.
Anche le lumache sono molto dannose per i settembrini, in quanto si nutrono dei germogli delle giovani piantine, specialmente nella stagione primaverile; vanno raccolte ed eliminate man mano che si nota la loro presenza, durante tutta la stagione vegetativa.
 

Curiosità: 

Il nome del genere (Aster) deriva dal greco e significa (in senso ampio) "fiore a stella". Fu introdotto da Linneo nel 1735 ma sicuramente tale denominazione era conosciuta fin dall'antichità.
L'Aster novi-belgii, nel linguaggio dei fiori, è la fonte di ispirazione di idee e di fantasie che nella vita stupiscono sia chi le pensa sia chi le ascolta.
 

Mancano le parole, rimane lo stupore e l'emozione per avere percepito il tocco degli angeli
-- Fulvia