Nome latino:
Oxalis Acetosella
Famiglia:
Oxalidaceae.
Caratteristiche generali:
L’Oxalis acetosella è una pianta erbacea, perenne, sempreverde con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, dall’aspetto squamoso con scaglie carnose munite di peli che ogni anno emette radici e fusti avventizi, che raggiungono i 15 cm. di altezza.
Le foglie sono trilobate, portate da un picciolo arrossato, simili a quelle del trifoglio.
Col tempo piovoso si contraggono piegandosi verso il basso, assumendo l'aspetto di un piccolo ombrello.
I petali e le foglie si chiudono nelle ore nottune.
I fiori solitari sono bianco- perla, di 12-20 mm. di grandezza, con venature di color malva-lilla, raramente rosa ed una macchia basale gialla.
La varietà Rosea ha fiori rosa con venaure porpora.
La pianta produce 2 tipi di infiorescenza, la prima a primavera, da aprile a giugno, che dà origine a pochi semi, mentre la seconda in estate, con peduncoli cortissimi, si autoimpollina e produce la maggior quantità di semi per la riproduzione di piante successive.
Il frutto è una capsula allungata di 4-10 mm. provvista di un particolare sistema per diffondere i semi: questi, immersi in una massa mucillagginosa, vengono sospinti attraverso una fessura e proiettatti a distanza.
In Italia è diffusa allo stato naturale nei boschi di carpini e faggi, ad essenze miste, su terreni acidi ricchi di humus, su ceppaie marcescenti, e generalmente su pendii esposti a nord, delle regioni settentrionali e centrali, dalla pianura alla montagna, nel meridione nelle zone montane (assente invece nelle zone litoranee e nelle isole)
E’ una pianta molto sensibile alla luce, infatti durante le ore più calde sia i fiori che le foglie tendono a richiudersi.
Moltiplicazione: si dividono e si ripiantano direttamente a dimora in marzo.
Coltivazione:
Si piantano in marzo in settembre in tutti i terreni ben drenati, preferibilmente arricchiti con torba o terriccio di foglie, al sole o in posizioni parzialmente ombreggiate dove riceva i raggi solari durante le ore più fresche della giornata.
Lo sviluppo della Acetosella è strisciante, tappezzante, ed è adatta all'utilizzo nei giardini rocciosi.
Durante i mesi più freddi dell'anno la parte aerea di queste piante dissecca; ricomincerà a svilupparsi con l'arrivo della primavera successiva.
La Acetosella è una pianta che si può coltivare in giardino per tutto l'arco dell'anno, non teme il freddo e sopporta temperature minime molto rigide.
Alla fine dell'inverno, come le altre piante perenni, concimare con una buona dose di humus o di stallatico maturo, oppure del concime granulare a lenta cessione, da aggiungere al terreno ai piedi delle piante.
Uso in cucina:
A scopo alimentare si raccolgono le foglie con i gambi. E' un ingrediente prezioso per arricchire molti piatti e donare sapore a minestre e arrosti.
Si possono aggiungere le foglioline tenere per le insalate miste e salse verdi per renderle più gradevoli con quello spiccato sapore acidulo e penetrante.
Si può preparare anche una bevanda che ricorda la limonata: bollite le foglie in acqua per circa 5 minuti; lasciate raffreddare e addolcite con zucchero o miele.
Proprietà terapeutiche:
Ha proprietà rinfrescanti, astringenti, depurative e per via esterna ha potere antinfiammatorio e decongestionante. E’ considerata anche pianta antiscorbutica per il suo contenuto di vitamina C.
E’ controindicata ai sofferenti di disturbi renali, epatici ed ai gottosi, per il suo elevato contenuto di ossalato acido di potassio, che ad elevate dosi, può causare calcolosi, intossicazioni e gravi lesioni renali.
La pianta se essiccata perde le sue proprietà
Curiosità:
Il nome del genere (Oxalis) deriva dal greco oxys (acuto o pungente) per il sapore acido della pianta e da hals (sale) per l’elevata quantità di acido ossalico.
Il nome comune della pianta (acetosella) deriva dal sapore acidulo (ma anche aspro) delle foglie usate anticamente come condimento per le insalate e che ricorda appunto l’aceto.
I droghieri preparavano un prodotto detto “sale di acetosa”, estratto dalla pianta, che si usava per togliere le macchie di ruggine e di inchiostro dai tessuti e serviva pure a pulire il cuoio.
Veniva inoltre usato quale mordente per fissare i colori della lana e dei tessuti e come disincrostante per i radiatori delle auto.
In Inghilterra viene chiamata popolarmente anche “ bella addormentata” o “ trifoglio dormiente” come per giustificare il suo particolare comportamento durante le ore più calde delle giornata o quando piove, poiché le sue foglioline ed infiorescenze si appressano a richiudersi.
Nel linguaggio dei fiori, questa pianticella per la sua delicata bellezza ed per il suo elegante comportamento, viene associato alla protezione ed all’amore materno.
Zone del Giardino in cui si trova: